Fu sera e fu mattina di Ken Follett: recensione

fu sera e fu mattina

Diverse storie coinvolgenti si intrecciano in un altro capolavoro di Ken Follett. Prequel di I pilastri della Terra, Fu sera e fu mattina racconta le vicende di vari personaggi. Siamo nel giugno del 997 e un’incursione vichinga finisce per devastare Combe, che si trova sulla costa dell’Inghilterra. A sopravvivere è Edgar, giovane costruttore di barche, che si ritrova da solo a dover iniziare tutto dal principio, nel villaggio di Dreng’s Ferry.

Ci spostiamo in terra normanna, dove la contessa Ragna si innamora di Wilwulf, nobile inglese. I due decidono di sposarlo, contro il parere del padre della contessa. Ragna si ritroverà così in una terra nella quale si incentrano devastanti lotte per la conquista del potere.

E poi c’è Aldred, un monaco che ha il desiderio di trasformare l’abbazia in cui si trova in un grande centro di insegnamento. Ma il vescovo Wynstan, pronto davvero a tutto per aumentare il suo potere, si scontra proprio con i principi di Aldred.

Tanti personaggi, quindi, per una storia che ha dell’incredibile, che affascina per i diversi colpi di scena che l’autore propone in Fu sera e fu mattina. Un romanzo davvero incredibile, che ci farà seguire le vicende di questi protagonisti e che introdurrà le vicende narrate nella celebre saga di Kingsbridge, che milioni di lettori in tutto il mondo hanno apprezzato e continuano ad apprezzare.

Scopriremo quindi le origini di Kingsbridge, con dei personaggi dal carisma unico. Questo romanzo è assolutamente da leggere, per chi vuole immergersi nelle vicende della famosa saga, prima di iniziare la lettura degli altri libri, ma anche da parte di chi ha già letto le avventure narrate negli altri volumi e vuole approfondire con una lettura che risulterà sicuramente indimenticabile per coloro che amano il genere.

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