Se si lavora troppo si va più facilmente incontro ad un ictus. È quanto stabilito da uno studio condotto dalla Angers University e dall’Istituto Nazionale Francese di Salute e Ricerca Medica su una popolazione di oltre 143mila adulti. I ricercatori hanno analizzato alcuni aspetti peculiari come l’età, il fumo e le ore lavorative di ogni singolo, ed è emerso che se si lavora più di 10 ore per almeno 50 giorni all’anno aumenta esponenzialmente il rischio di essere colpiti da ictus. Una percentuale che andrebbe addirittura ad aumentare in caso questo “andazzo” si protraesse per più di un decennio.
Dei 143mila “campioni”, 1224 di loro avevano avuto un ictus. Lo studio portato avanti dalla Angers University e dall’Istituto Nazionale Francese di Salute e Ricerca Medica ha fatto emergere che chi lavorava troppo aveva un rischio di ictus maggiore del 29%, arrivando fino al 45% per coloro che si sovraccaricavano di lavoro da oltre dieci anni.
Alexis Descatha, che ha guidato la ricerca, ha spiegato nel dettaglio lo studio, affermando che farà presente i risultati anche a tutti i suoi pazienti e non solo: “Come medico, consiglierò ai miei pazienti di lavorare in modo più efficiente e ho intenzione di seguire il mio stesso consiglio”.
I risultati emersi in seguito alla ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Stroke, una rivista medica “peer-reviewed” (revisione alla pari tra specialisti del settore) pubblicata mensilmente da Lippincott Williams & Wilkins per conto della American Heart Association, ad ulteriore conferma della validità dello studio.