La donna nel pozzo: recensione del romanzo di Piergiorgio Pulixi

La donna nel pozzo: recensione del romanzo di Piergiorgio Pulixi

La donna nel pozzo, di Piergiorgio Pulixi, rappresenta un’avventura narrativa che trascende le categorie tradizionali, offrendo una miscela di thriller, noir e commedia. Il romanzo ci catapulta in una storia complessa e affascinante che ruota attorno alla vita di Cristina Mandas, una maestra che custodisce segreti profondi, e a due scrittori, Lorenzo Roccaforte ed Ermes Calvino, coinvolti in un patto sinistro. Con una trama piena di tensione e colpi di scena, Pulixi costruisce un racconto che non solo intriga, ma mette anche a nudo le dinamiche più oscure della psiche umana.

La fragile realtà di Cristina Mandas

Cristina Mandas appare, agli occhi della comunità in cui vive, come una donna ordinaria, benvoluta e rispettata. Eppure, dietro la facciata di maestra, moglie e madre, si cela un segreto oscuro, un segreto che si nasconde nelle profondità di un pozzo. Quando Cristina dimentica il compleanno del marito, quel piccolo dettaglio segna l’inizio di una spirale di disfacimento.

La sua esistenza, costruita con cura, comincia a sgretolarsi, aprendo la strada a ombre e segreti rimasti nascosti troppo a lungo. Il personaggio di Cristina rappresenta la lotta interna tra il desiderio di conformità e il peso di un passato irrisolto. L’autore, con abilità magistrale, esplora le fragilità umane attraverso un personaggio che lotta contro il crollo della sua vita.

L’intreccio tra Roccaforte e Calvino: due vite spezzate

A dare profondità alla trama ci sono Lorenzo Roccaforte ed Ermes Calvino, due scrittori molto diversi tra loro ma legati da un destino comune. Roccaforte, un tempo amato e osannato, è ormai una figura in declino, devastato dalla sindrome da pagina bianca.

Calvino, invece, è un talento sconosciuto, pieno di potenziale, ma senza un nome che lo accompagni. La loro alleanza, orchestrata dall’ex galeotto Arturo Panzirolli, crea uno scenario affascinante: un patto di ghostwriting che vede Calvino scrivere e Roccaforte firmare.

Il loro rapporto diventa una riflessione su successo, autenticità e fallimento. Piergiorgio Pulixi usa questi due personaggi per esplorare il lato oscuro della creatività e dell’industria editoriale, offrendo al lettore una finestra sul dietro le quinte del mondo della scrittura.

La Sardegna come sfondo e protagonista

Uno degli elementi più coinvolgenti del romanzo è l’ambientazione. La Sardegna, con la sua bellezza selvaggia e i suoi misteri antichi, non è solo un luogo, ma un vero e proprio personaggio del romanzo. L’isola, con le sue tradizioni, leggende e silenzi, diventa il teatro perfetto per la trama intricata di La donna nel pozzo.

Piergiorgio Pulixi riesce a trasmettere un senso di isolamento e tensione che permea l’intera narrazione, facendo emergere l’atmosfera oscura e misteriosa dell’isola. La Sardegna diventa così una metafora della psiche dei personaggi, un luogo dove i segreti sono sepolti tanto quanto la verità.

Il mistero del delitto e la fabbrica del crimine

Al centro della trama si trova il mistero legato alla morte di Cristina Mandas e a un omicidio avvenuto trent’anni prima. Roccaforte e Calvino si ritrovano, così, a indagare su questi eventi oscuri, facendo emergere collegamenti inaspettati tra passato e presente.

La narrazione diventa una riflessione su come il crimine, reale o immaginario, venga raccontato e percepito. Pulixi non si limita a raccontare un delitto, ma si interroga sulle modalità con cui il crimine viene “fabbricato” e venduto al pubblico, attraverso romanzi, podcast e media. Il romanzo diventa quindi una spietata auto-analisi del genere thriller e noir, offrendo al lettore una prospettiva originale e innovativa.

Un mix di generi

Piergiorgio Pulixi riesce a fare qualcosa di raro con La donna nel pozzo: mescolare generi diversi, dal thriller alla commedia, senza perdere il filo conduttore della narrazione. Il romanzo, infatti, sfugge a qualsiasi classificazione rigida, proponendo una struttura narrativa che spezza le convenzioni tradizionali.

Questo mix di generi può sembrare rischioso, ma Pulixi lo gestisce con grande abilità, regalando al lettore un’esperienza di lettura coinvolgente e innovativa. La scrittura riesce a mantenere alta la tensione, senza mai perdere quel tocco ironico e leggero. La donna nel pozzo di Piergiorgio Pulixi è un romanzo che lascia il segno. L’autore porta il lettore in un viaggio affascinante, fatto di segreti, misteri e rivelazioni.


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