I volontari e le forze dell’ordine avevano perlustrato minuziosamente le campagne e le zone circostanti Santhià anche con l’ausilio di cani molecolari e di droni ma il corpo della donna non era stato ritrovato.
E’ stato rinvenuto invece in un canale nelle campagne tra Sali e Montonero, zona in cui le ricerche erano state sospese per via del livello delle acque troppo alto.
Ma, non appena i canali si sono svuotati, i carabinieri di Vercelli hanno ripreso le ricerche e ritrovato il cadavere in un posto molto difficile da identificare, a poca distanza dal luogo in cui era stata abbandonata l’auto della donna.
Sul corpo di Paola non è stato trovato alcun segno di violenza e questo ha lasciato ipotizzare che la donna possa essersi suicidata.
Saranno comunque i risultati dell’autopsia ad accertare le cause della morte di Paola.
Il motivo del gesto estremo potrebbe essere la delusione della D’Ovidio a seguito della separazione dal marito: la donna era evidentemente molto scossa dal fatto tanto che, poco prima della scomparsa, aveva chiamato i carabinieri confessando di aver ucciso suo marito.
Questa notizia falsa le era costata una denuncia per “procurato allarme” ma provava di certo lo stato psichico alterato e fragile della 45enne, confermato anche dal fratello di Paola che, durante una telefonata il giorno prima della scomparsa, aveva percepito una certa inquietudine nello stato d’animo della sorella.