I Feralia: la festa romana per ricordare i defunti

I Feralia costituivano una festività romana che segnava la conclusione dei Parentalia, un periodo dedicato alla commemorazione dei defunti. Questa tradizione aveva una profonda radice nella cultura romana e serviva a mantenere l’armonia tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

 L’origine e il significato dei Feralia 

I Feralia erano l’ultima tappa dei Parentalia, iniziati il 13 febbraio. Secondo Ovidio, il termine “Feralia” derivava dal verbo latino “Fero”, che significa “portare”. Era consuetudine per i Romani recarsi alle tombe dei propri cari in questo giorno, portando doni come fiori, ghirlande, spighe di grano, pane imbevuto di vino e sale. Quest’ultimo elemento, il sale, aveva un significato particolare nella cultura romana, essendo considerato un prezioso condimento.

 La leggenda e l’importanza dei Feralia 

I Feralia erano più di una semplice tradizione; erano una necessità. Si credeva che, attraverso questa celebrazione, i Romani potessero placare il sonno eterno dei loro antenati, permettendo alle loro anime di circolare liberamente nella città. Una leggenda racconta che, durante una guerra, i cittadini dimenticarono di celebrare i Feralia. Il giorno successivo, i morti si risvegliarono e causarono panico e terrore tra la popolazione. Questo racconto sottolinea l’importanza di questa festività e le potenziali conseguenze del suo abbandono.

 La percezione della morte nella cultura romana 

Per i Romani, la morte non era vista con timore. Ammiravano coloro che affrontavano la morte con coraggio e dignità. Durante i funerali, era comune organizzare banchetti e giochi in onore del defunto. L’immagine dell’aldilà, tuttavia, variava. Alcuni, ispirati all’Eneide di Virgilio, lo descrivevano come un luogo spaventoso, mentre altri, seguendo il mito dell’Ade, lo vedevano come un regno meno temibile governato da Plutone e Proserpina.

Le usanze e le tradizioni dei Feralia

Durante i Feralia, alcune pratiche erano strettamente osservate per garantire che l’omaggio ai defunti fosse adeguatamente reso. Una di queste prevedeva la consegna di offerte su o all’interno di un vaso d’argilla. Inoltre, in questo giorno particolare, i templi erano chiusi, ai magistrati era proibito indossare la toga e non si potevano celebrare matrimoni. Queste restrizioni mostrano quanto fosse profondo il rispetto dei Romani per i defunti e la loro volontà di assicurarsi che le anime potessero riposare in pace.

L’influenza dei Feralia nella cultura moderna

Anche se i Feralia sono una festività antica, la loro essenza può ancora essere avvertita in alcune tradizioni moderne. La pratica di visitare le tombe dei propri cari e di offrire doni, ad esempio, è ancora comune in molte culture. Inoltre, la nozione di onorare i defunti per mantenere l’armonia tra il mondo dei vivi e quello dei morti è un tema ricorrente in molte storie e leggende contemporanee.

I Feralia ci offrono uno sguardo affascinante sulla cultura e le credenze romane. Questa festività non era solo un rituale, ma un momento di connessione profonda con il passato e un riconoscimento dell’importanza di onorare coloro che ci hanno preceduto. Anche se i tempi sono cambiati, l’essenza dei Feralia ci ricorda l’importanza di ricordare e rispettare le nostre radici e le tradizioni che ci definiscono come società.

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