Un ultimo istante di paura – Alex Finlay

Un ultimo istante di paura di Alex Finlay

Alex Finlay fa il suo grandioso ritorno nel mondo letterario con il suo ultimo lavoro di suspense, Un ultimo istante di paura, che vede nuovamente protagonista l’agente dell’FBI Sarah Keller. Dopo il trionfo de Il turno di notte, Finlay ci offre un’altra trama avvincente che cattura l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine.

La scena iniziale ci catapulta immediatamente al cuore dell’azione. La famiglia Pine, tranne due componenti, viene scoperta senza vita, apparentemente uccisa nel sonno a causa di un presunto incidente con il gas, nel loro alloggio affittato a Tulum, in Messico, dove si trovavano per le vacanze.

I soli sopravvissuti sono i due fratelli maggiori, che si trovavano in luoghi differenti al momento della tragedia: Danny, che sta scontando una pena detentiva per l’assassinio della sua ragazza Charlotte, e Matthew, che studia alla New York University.

Un racconto con alternanza di prospettive

Il racconto della famiglia Pine si sviluppa attraverso un’alternanza di prospettive, con ciascun capitolo che offre il punto di vista personale di un membro sulla loro vita prima del tragico evento.

Evan Pine, il padre, è fermamente convinto dell’innocenza di suo figlio Danny, credendo che sia stato falsamente accusato. Si impegna senza riserve, investendo tempo, risorse finanziarie e professionali nella ricerca della verità.

Matt, l’altro figlio, si è da tempo allontanato dalla sua famiglia. È in conflitto con suo padre, in parte per invidia e in parte perché crede realmente nella colpevolezza di suo fratello; è convinto di aver visto Danny spostare il corpo della sua ragazza con una carriola nella notte dell’assassinio.

Maggie, la sorella dotata di una brillante intelligenza, sostiene suo padre nelle indagini per scagionare Danny, cercando nuovi elementi che possano dimostrare la sua innocenza fin da quando era piccola. Rappresenta il pilastro della famiglia, agendo come elemento di unione tra i suoi componenti.

Olive, travolta dal dolore per un figlio incarcerato e un altro che si è allontanato dalla famiglia, fa del suo meglio per appoggiare suo marito Evan nelle sue imprese, pur lottando con la fatica che la mette a dura prova, facendola oscillare tra le decisioni prese in passato e le difficoltà del presente.

C’è poi Danny, che ha perso ogni ricordo della notte in cui la sua ragazza è stata uccisa, ma si è dichiarato colpevole dell’omicidio. Ha scelto di isolarsi, rompendo ogni contatto con i suoi cari, convinto di aver fallito e consapevole che non otterrà mai la libertà.

Sarah Keller si trova di fronte al complesso compito di spostarsi tra un groviglio di informazioni per, da un lato, assistere Matt Pine e, dall’altro, assicurarsi che la sua inchiesta sulla compagnia Marconi LLP, sospettata di essere coinvolta nel riciclaggio di denaro per conto dei cartelli della droga messicani, non si impantani in circostanze che potrebbero vanificare anni di investigazioni. Pare, infatti, che ci sia un legame tra le due indagini.

Nel frattempo, l’operato di Sarah è complicato ulteriormente dall’intervento dei fratelli Adler, due registi che, dopo l’assassinio di Charlotte, hanno realizzato un documentario sull’innocenza di Danny e che ora mirano a trarre profitto continuando la narrazione con un seguito del loro film, Una natura violenta, potenzialmente influenzando l’esito delle indagini.

I personaggi secondari, ma essenziali

Oltre agli Adler, la narrazione si arricchisce della presenza di personaggi secondari essenziali che stabiliscono collegamenti profondi con i protagonisti. Tra questi, spiccano gli amici di college di Matt, conosciuti come il gruppo dell’Isola dei Giocattoli Disadattati, i quali giocano un ruolo fondamentale nel supportare il personaggio principale, mitigando i suoi sentimenti di solitudine e abbandono. Inoltre, figura Noah Brawn, ex compagno di Olivia e recentemente nominato governatore del Nebraska, subentrando al precedente governatore Turner.

Perché leggere Un ultimo istante di paura

Pagina per pagina, Finlay ci conduce attraverso l’intreccio della vicenda, guidandoci verso il suo epilogo. Ogni personaggio è accuratamente delineato, dotato di una propria individualità e profondità psicologica.

Ambientazioni come le metropoli di New York e Chicago o la realtà di alcune località americane fungono da scenario, luoghi dove pettegolezzi e sguardi accusatori si amplificano e il disprezzo si intensifica, spesso senza un motivo valido. Il libro è coinvolgente, catturando l’attenzione del lettore fino all’ultimo con una trama intricata e piena di sorprendenti rivolgimenti.